Santo del giorno: Sabati Santo Sant'Emma

Abbazia di Santa Maria di Farfa

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2004
Regione: LAZIO
Ordine: Monaci Benedettini Cassinesi
indirizzo: Frazione di Farfa , 02030, Farfa Sabina
Tel.:
Fax: 0765/27191
Come arrivare: Con la statale n. 4 (Solaria) si arrive al bivio di Passo Corese (42 km) e con la Via Farense fino a Farfa (15 km). In treno si scende alla stazione di Farfa Sabina e poi si prosegue in taxi (5 km). Visite guidate do un Monaco tutti i giorni (9-12 e 15.30 e 18).
Offre Ospitalità: SI
Dal passato al Presente: Posta in prossimità dei fiume Farfa, da cui prende nome, a 198 m di altezza, sulle pendici del monte Acuziano, a 5 km da Farfa Sabina, adagiata fra gli ulivi, l'Abbazia fu fondata, su di un tempo pagano dedicato alla dea Vacuna, da San Lorenzo Siro (420) giugno in Italia dalla Siria. Devastata dal Longobardi (VI secolo), fu ricostruita da San Tommaso da Morienna (680), che vi impose la Regola Benedettina, grazie ai fondi elargiti dal duca di Spoleto, Faroaldo II. Iniziò così la potenza e lo splendore dell'Abbazia, uno dei monumenti più insigni dal Medioevo, che godette della protezione di Carlo Magno. Occupata dal Saraceni (898), ritornò ai suoi passati splendori sotto l'Abate Ugo I (997-1038) che abbracciò la riforma cluniacense. Durante la, lotta per le investiture l'Abbazia si schierò con Enrico IV (1072) e passò sotto la protezione imperiale. Il suo declino ebbe inizio verso la metà del XII secolo e si accentuò durante il periodo della Commenda. In seguito fu aggregata alla Congregazione Cassinese (1567) che migliorò in parte la sua condizione: alcuni edifici furono restaurati e l'osservanza monastica fu più rigida. I Francesi la saccheggiarono e la soppressero (1798). Nel 1861 fu lo Stato italiano a confiscare i beni restanti. Nel 1921 l'Abbazia venne ripopolata da alcuni Monaci Benedettini Cassinesi provenienti dal Monastero di San Paolo fuori le Mura (Roma). Sottoposta a restauro si scoprirono importanti affreschi, per cui il governo italiano dichiarò Farfa monumento nazionale.
La visita: Attorno al complesso monastico vi e una serie di casette, utilizzate nel passato come botteghe in occasione delle periodiche fiere che si tenevano a Farfa, oggi occupate da artigiani locali (tessuti lavorati a mano e ceramiche). Un grande arco immette nell'atrio della Basilica che ha due campanili e la facciata divisa da pilastri in tre parti corrispondenti alle navate interne. L'interno rinascimentale ha uno splendido soffitto a cassettoni di legno, dipinti in oro e azzurro (1495); una serie di affreschi, fra cui il Giudizio Universale, di autore fiammingo (1561), nella facciata interna; i resti dal pavimento musivo e l'antico altare carolingio. A destra della Basilica si aprono il Chiostrino Longobardo e il Chiostro Grande con alcune sculture romane. La Biblioteca conta ben 40.000 volumi di grande pregio, come cinquecentine, codici, incunaboli e testi antichi.Il Museo raccoglie frammenti archeologici, affreschi staccati, mosaici e sculture. Nella Cripta Carolingia (VII secolo) vi a un sarcofago di epoca romana.
Attività religiose: attivita_religiose
Eventi culturali: Periodici concerti di musica sacra e classica.
Foresteria: La foresteria monastica è gestita dalle Suore Brigidine, ed e aperta a singoli, famiglie e gruppi. Pensione completa: 70.000 lire a persona. Informazioni: telefono 0765/27072.
Artigianato: In un locale apposito all'interno dell'Abbazia sono venduti prodotti delle api (miele, propoli, cera) e di erboristeria (infusi, tisane, erbe officinali). Aperto tutti i giorn! (9.30-13 e 15.30-18).
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