Santo del giorno: San Secondo di Asti

Abbazia di Montecassino

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2004
Regione: LAZIO
Ordine: Monaci Benedettini Cassinesi
indirizzo: Località Montecassino , 03043, Cassino
Tel.:
Fax:
Come arrivare: Con l'autostrada A1 si esce al casello di Cassino. Raggiunta la cittadina si sale all'Abbazia (9 km). In treno si scende alla stazione dl Cassino e in taxi o con l'autobus locale si raggiunge l'Abbazia. L'Abbazia è aperta tutti i giorni (8.30-12 e 15.15 fino al tramonto del sole). Stesso orario per l'Archivio e la Biblioteca. II Museo in inverno è aperto il sabato e la domenica, in estate tutti i giorni (chiuso il venerdì), con lo stesso orario dell'Abbazia.
Offre Ospitalità: SI
Dal passato al Presente: L'Abbazia domina la pianura sottostante sull'altura omonima (516 m), possente e severa, passata attraverso ) secoli e gli orrori dell'ultima guerra mondiale, simbolo del pensiero di San Benedetto. Qui infatti giunse il Santo, nel 529, proveniente da Norcia, ritirandosi per 40 giorni la dove un tempo sorgeva il tempio di Apollo. Abbattuto il sacrario pagano, eresse la Chiesa dl San Martino costruì alcune capanne per sè e per i suoi seguaci, promulgò la sue Regola e vi mori il 21 marzo del 547. Furono i Longobardi i primi a distruggere l'Abbazia (581), ricostruita dal Monaco Petronace da Brescia (717). I potenti del tempo vi soggiornarono, fra questi anche Carlo Magno. L'Abate Gisulfo (797-817) diede il via a nuove costruzioni: la Basilica a tre navate, la Chiesa di San Salvatore, il Monastero. Toccò ai Saraceni portare nuovo terrore e cacciare i Monaci (883). II Monaco Alighiero, diede il via alla terza ricostruzione di Montecassino (950). Nel 1349 un violento terremoto provocò gravi danni al complesso monastico. Con l'unione alla Congregazione di Santa Giustina di Padova, il Monastero trascorse lunghi secoli di sviluppo religioso, culturale e politico fino al saccheggio perpetrato dai Francesi (1799) e alle soppressioni del 1807 e del 1866. Con il 1880, con le celebrazioni del XIV centenario della nascita di San Benedetto, si rilanciò il ruolo dell'Abbazia. Il 15 febbraio e il 15 marzo 1944 fu bombardata, andando In gran parte distrutta. La ricostruzione, iniziata nel dopoguerra, si concluse il 24 ottobre 1964 ed è stata eseguita con l'intento di riprodurre fedelmente le architetture distrutte.
La visita: Superato l'androne d'ingresso ci si affaccia nel tre Chiostri comunicanti fra loro. La Chiesa, completamente ricostruita, ha portali in bronzo, di cui quello centrale risale al 1066. Nell'interno barocco vi sono tele di Dente Ricci, di Sebastiano Conca e di Francesco Del Mura (XVIII secolo); sotto l'altare maggiore vi è il sepolcro di San Benedetto; la cupola a state affrescata da Pietro Annigoni (1980); il Coro ha stalli lignei del XVII secolo. La Cripta si a quasi completamente salvata dai bombardamenti e risale al 1845. L'Archivio, accessibile solo agli studiosi, ha documenti rari, fra cui il Placito capuano (960), prima esempio di lingua volgare. La Biblioteca, aperta, al pubblico, conserva testi antichi di inestimabile valore.
Attività religiose: attivita_religiose
Eventi culturali:
Foresteria: Sono ospitati singoli (uomini), in casi particolari, per ritiri spirituali e per pochi giorni. Occorre farne richiesta scritta.
Artigianato:
Link: