Santo del giorno: San Marco evangelista

Monastero di Sant' Antonio Abate

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2004
Regione: UMBRIA
Ordine: Monache Benedettine Cassinesi
indirizzo: Via delle Vergini 13 , 06046, Norcia
Tel.:
Fax:
Come arrivare: Con l'autostrada A1 si esce al casello di Orte, proseguendo per Terni con la statale n. 204 e poi con la n. 209 fino a Borgo Cerreto, lungo la Valnerina. Da qui con la statale n. 396 si arriva a Norcia (125 km). In treno si scende alla stazione di Spoleto e si continua con gli autobus in coincidenza con le principali corse ferroviarie.
Offre Ospitalità: SI
Dal passato al Presente: Il Monastero fu fondato nel 1400 e fu gravemente danneggiato dal terremoto nel 1567. Un altro terremoto provocò ulteriori danni nel 1703. Nel 1808 il Monastero assorbì quello di Santa Caterina ampliandosi. In base alle leggi delle soppressioni (1865) fu occupato dal demanio e molte religiose furono disperse. Quelle rimaste riuscirono a ricomprare l'edificio sacro (1889). Recentemente (1970) è stato assorbito l'attiguo Monastero di Santa Maria della Pace, un tempo appartenuto alle Clarisse. Grande protagonista della storia del Monastero è stata la Monaca Scolastica Fares, morta in odore di santità (1611 ), per molti anni Abbadessa, sepolta nella Chiesa.
La visita: La Chiesa (XVI secolo) ha una decorazione barocca, in particolare negli altari. Di pregevole valore artistico sono la statua lignea di Sant' Antonio e le pitture del xv secolo. Il Monastero possiede anche arredi e vasi sacri d'epoca ugualmente di notevole pregio.
Attività religiose: attivita_religiose
Eventi culturali: Mostre periodiche di pittura, di lavori artigianali e di ricami.
Foresteria: Ristrutturata dopo il terremoto del 1980. Le stanze sono molto semplici, con 70 posti letto, tutte con servizi privati. Ospitalità aperta a religiosi, fami-lie, laici, gruppi di preghiera. Offerto anche il vitto. Prezzi: pensione completa 60.000 lire a persona, in camera doppia. Prezzo che può variare. Informazioni: rivolgersi in portineria.
Artigianato: l Molto apprezzato è il tartufo monacale, una sorta di pesto da utilizzare come condimento per la pasta, la carne e i crostini. Molto buono è anche il miele, un millefiori di montagna. Gli orti del Monastero producono verdure in abbondanza. Vi si allevano galline, piccioni, conigli e maiali. Tutti prodotti genuini utilizzati per la cucina del Monastero.
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