Santo del giorno: Santa Bernardetta Soubirous

Abbazia di Vallombrosa

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2004
Regione: TOSCANA
Ordine: Monaci Benedettini Vallombrosani
indirizzo: LocalItà Vallombrosa , 50060, Reggello
Tel.:
Fax:
Come arrivare: Con l'autostrada A1 si esce al casello di Incisa in Valdarno e si imbocca la provinciale per Reggello che porta a Vallombrosa (23 km). In treno si scende alla stazione di Incisa in Vai d' Arno e si continua con un autobus locale. La Chiesa è sempre aperta. Per visitare il Monastero bisogna farne espressa richiesta preventiva. Durante l'estate sono organizzate, solo nei giorni feriali e a ore stabilite (9-12 e 15-18), visite guidate a gruppi
Offre Ospitalità: SI
Dal passato al Presente: l Sulle pendici dell'Appennino Tosco-Emiliano (1000 m), immersa in una foresta ricca di piante balsami che e resinose, di sorgenti e di boschi secolari, sorse p Abbazia fondata da San Giovanni Gualberto (1028), che diede vita anche alla Congregazione Benedettina di Vallombrosa, riconosciuta da Papa Vittore Il (1055). Il complesso monastico attuale venne eretto tra il 1450 e il 1470. Danneggiato gravemente da Carlo V nel 1529, fu restaurato nel Seicento assumendo così l'aspetto di un severo castello. Vallombrosa crebbe in ricchezza e potenza, grazie alle numerose donazioni, e fu per lunghi secoli centro di ricerca spirituale. Dovette subire due soppressioni nell'Ottocento, sotto Napoleone e sotto Vittorio Emanuele Il, divenendo la sede del primo istituto Forestale d' ltalia (1869), a cui venne affidata l'attività svolta da più secoli dai Monaci a tutela del patrimonio boschivo. Spogliata delle sue ricchezze culturali, letterarie e artisti- che, l' Abbazia, rimasta di proprietà dello Stato, risorse quando i religiosi vi fecero ritorno (1949), avviando la complessa opera di restauro ancora in corso. La comunità monastica continua l'intensa vita liturgica di un tempo, come pure il lavoro manuale, intellettuale e il servizio pastorale.
La visita: Appena si arriva si Incontra la grande peschiera dove un tempo i Monaci allevavano le trote. Attraverso il portale e il corti/etto si entra nel Monastero. La Chiesa, ad una navata, con cupola, rifatta nel XVII secolo, ha la facciata con una loggia che copre quella originarla duecentesca. A sinistra vi è il Battistero di San Paolo, barocco, e a destra l'Ingresso vero e proprio della Chiesa. AI l'interno si trovano numerose opere fra cui la Cappella di San Giovanni Gualberto, l'organo, l'acquasantiera in marmo bianco, Il coro ligneo ricco di intagli e di intarsi, e sull'altare sinistro del transetto la Trinità di Lorenzo Lippi. Nella Sacre- stia si ammirano la tavola San Giovanni Gualberto in trono di Raffaellino del Garbo e una terracotta di Luca della Robbia. La visita al Monastero ha inizio dal bel Chiostro della Meridiana (1465), con volte a crociera, dal quale si accede al’ Aula Capitolare; al Refettorio, trasformato nel 1745, con tele di Ignazio Huggford; alla cucina con il caratteristico camino con cappa. Una scala conduce all'appartamento abbaziale affrescato da Antonio Cioci. Poi si passa al Chiostro del Mascherone del tardo Cinquecento e alla Loggia a tre archi (1589). Accanto alla Foresteria si eleva la Torre quattrocentesca. La Biblioteca è costituita da un monumentale salone con la grande tela dipinta di Arsenio Mascagni (1609) che rappresenta La donazione di Matilde di Canossa a San Bernardo degli Uberti.
Attività religiose: attivita_religiose
Eventi culturali: Sono organizzati concerti d'organo e mostre di pittura (Iuglio-agosto).
Foresteria: L'ospitalità viene data nella grande foresteria a gruppi organizzati per ritiri, Esercizi spirituali, incontri di spiritualità e cultura da luglio a settembre. Negli altri mesi dell'anno sono accolti, in numero limitato e per periodi brevi, Sacerdoti e giovani (uomini) per un'esperienza di vita monastica. Informazioni: telefono 055/862074 (solo d'estate), Padre .Giustino (forestario).
Artigianato: Prima di superare l'arco di entrata al cortiletto vi è un vasto locale dell ' Hospitium , costruito nel 1641 , dove sono venduti il miele, i prodotti da esso derivati (ottenuti dall'apiario), cioccolata, preparati di erboristeria e i famosi liquori. In particolare sono da segnalare: Amaro Ottanta, distillato di molte erbe; Gin dry VaIlombrosa, a base di bacche di ginepro; Tonico digestivo, preparato con gemme di abete.
Link: